WAVELENGTH

KRZYSZTOF ŚWIATŁY

Decine di milioni di anni fa qui c’era l’oceano – basso, trasparente e caldo.

Il professor David Bellwood della James Cook University ha scoperto che i pesci che vi nuotavano avevano sviluppato un linguaggio complesso e comunicavano tra loro cambiando colore e tonalità della pelle. Nel processo di evoluzione questa speciale abilità è andata però perduta. Alcuni scienziati alla JCU stanno studiando le barriere coralline che stanno attualmente perdendo il loro tipico colore arcobaleno a causa del riscaldamento globale. Questo fenomeno di sbiancamento è uno dei molti segni che ci indicano che la nostra terra sta morendo.

Il mare di ieri è la montagna di oggi, i colori di oggi sono il bianco e nero di domani. La luce che raggiunge la terra viene assorbita dalle persone e dagli oggetti. Quando un oggetto riflette la luce al 100% questo viene percepito come bianco; se ne assorbe tutti i fotoni come nero. Il colore è un impressione causata da onde elettromagnetiche di una data lunghezza.

In Lessinia c’è poco inquinamento luminoso ed è quindi possibile osservare le stelle. Ciononostante, guardando le stelle non si vede lo stato presente ma bensì la mappa del cielo nel momento in cui la luce ha cominciato il suo viaggio verso la Terra. Grazie al telescopio Hubble possiamo vedere le stelle che si trovano a miliardi di anni luce di distanza da noi. Un astronomo che guarda attraverso il telescopio è quindi in grado di vedere la Lessinia nel tempo in cui questa era sommersa dalle acque.

La maggior parte delle stelle che osserviamo ad occhio nudo ci appaiono bianche a causa di una specifica struttura dell’occhio umano, il quale perde l’abilità di distinguere i colori in condizioni di scarsa luminosità.

Così come accade per i ricercatori per quanto riguarda i cambiamenti climatici, allo stesso modo i linguisti, studiando il linguaggio e la comunicazione, riscontrano molti cambiamenti allarmanti. Uno di questi è il rapido sviluppo di quello che viene chiamato “linguaggio dell’odio” contro tutto ciò che è diverso e non uniforme. Gli arcobaleni si stanno bruciando, lo spettro colorato va dal rosso caldo al bianco pallido. Ancora una volta nella storia dell’uomo, le persone non hanno vergogna dei loro sentimenti di nazionalismo, omofobia e razzismo.

Un’altra tendenza riscontrata
è l’estinzione di massa delle lingue. Nella lingua Burginian, che sta lentamente scomparendo, la parola “varbe” significa “verbo”, e in senso più ampio “parola”. Nella lingua Cimbra, anch’essa in via di estinzione ma ancora parlata sulle colline della Lessinia, “varbe” vuol dire “colore”.

Per generazioni la famiglia Cerato ha cercato le tracce del suo passato dentro le rocce Bolca. Questi fossili, nonostante non siano colorati di per se, ricordano in un certo qual modo le stelle. Queste rocce potrebbero sembrare scolorite ma in realtà sono una traccia colorata proveniente dal tempo in cui sulla terra si parlava la lingua dell’arcobaleno e l’oceano era qui – basso, trasparente e caldo. 

 

Tavolo di lavoro

[1] Guardando un fossile Bocca attraverso il microscopio. I colori non sono visibili all’interno del fossile ma i ritrovamenti costituiscono materiale scientifico di incredibile importanza. 

Fotografia di un’immagine facente parte della collezione del Museo dei Fossili di Bolca. 

[2] Disegno di Cartesio sulla formazione degli arcobaleni primari e secondari. 

[3] Diagramma cromatico della CIE 1931 spazio colore. Le CIE 1931 spazio colore sono stati i primi link quantitativi tra la distribuzione delle lunghezze d’onda nello spettro elettromagnetico visibile e i colori fisiologicamente percepiti della vista umana.

[4] Un istogramma è un grafico che rappresenta la frequenza nell’avvenimento di uno specifico fenomeno all’interno di un dato range di valori organizzati in intervalli fissi e consecutivi. 

[5] Mene rhombea è un pesce perciforme estinto facente parte della famiglia delle Manidae. Circa 40-48 milioni di anni fa questi pesci vivevano nell’Oceano Tetide, una volta situato dove il monte Bolca si trova oggi. Mene rhombea e un suo parente, M. oblonga vivevano nella laguna tropicale. 

[Questa fotografia è stata scattata da Didier Descouens e sotto licenza di Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International]

[6] Rappresentazione della vicinanza del Bolca all’Eocene come si vede dalla guida pubblicata dal Centro Turistico Giovanile Animatori Culturali ed Ambientali Lessinia.

[7] Rappresentazione del becco di un Platypterygius – un ittiosauro della famiglia degli Ophthalmosauridae. Gli ittiosauri sono grandi rettili marini estinti. Questa fotografia è stata scattata nel Museo Geopaleontologico di Camposilvano il quale contiene nella sua collezione l’unico fossile di un ittiosauro in Italia. Parte del becco fu trovato, per caso, a Tregnago nel 2010.

[8] Fotografia di una mappa parte della collezione del Museo dei Fossili di Bolca. Il Monte Bolca è emerso dalla piana dell’Oceano Tetide durante la formazione delle Alpi in due fasi. La prima fase avvenuta tra i 30 e i 50 milioni di anni fa, mentre la seconda 24 milioni di anni fa. 

immagine sul muro

[9] Nel 2014, la Surrey NanoSystems ha creato il Vantablack, la sostanza più nera al mondo capace di assorbire più del 99.965% delle radiazioni dello spettro visibile. Uno dei suoi utilizzi è quello di mascherare, per esempio, i velivoli militari.

Doccia arcobaleno

[10] Sentiti libero di prendere la lampada e proiettare i colori sulla tua pelle.

BIOGRAFIA

KRZYSZTOF SWIATLY (Wroclaw, 1988) vive e lavora a Worclaw dove si è laureato presso l’Institute of Slavic Studies. Ha studiato fotografia all’OPT con Filip Zawada, Krzysztof Solarewicz e Arnau Vidal Cascalló e nel 2016 i suoi lavori sono stati esposti al TIFF Festival. Attualmente sta lavorando a un secondo libro fotografico sotto la guida di Sputnik Photos. Ha lavorato come giornalista musicale nella Radio Polacca Tre e nelle riviste “Dziennik Polska i Świat” e “Muza”. Lavora come fotografo e traduttore. È interessato alla fotografia in tutte le sue forme, ma il suo mezzo preferito è il fotolibro. Nelle sue opere esplora temi come la memoria visiva, la fotografia stessa, il tempo e l’eternità, elementi e miti, legami, corpo e desiderio. Attualmente sta preparando la sua prima mostra personale “Fogcatcher”.